Con l’arrivo della bella stagione si sente sempre di più l’esigenza di cambiare alimentazione e di mettere nel piatto cibi proteici e nutrienti.

Il tonno rappresenta una ricca fonte di benefici e di nutrienti essenziali per la salute dell’organismo umano.

Si tratta di un alimento sano e saporito e attrae dal punto di vista culinario.

Ci sono errori da evitare per non rovinarlo in cucina e sono tantissimi gli abbinamenti da valutare per apprezzare le proprietà nutrizionali del tonno.

Chi è ghiotto di tonno non deve fare altro che seguire tutti i buoni consigli di questa guida per evitare di commettere errori nella preparazione culinaria di questa squisitezza ittica.

 

Tonno: errori da evitare in cucina

Ecco i 10 errori più frequenti che vengono commessi quando si cucina il tonno.

  1. Evitare le pentole in acciaio inossidabile o in ghisa

Le pentole in acciaio inossidabile o in ghisa tendono a bruciare troppo la carne del tonno.

Il calore è la chiave per creare quella crosticina squisita e croccante: alcune ricette gastronomiche richiedono di mettere la padella nel forno per la finitura finale del piatto.

  1. Non saperlo trattare a crudo

Per assicurarti che il tonno cuocia croccante è buon consiglio asciugarlo prima con un pezzo di carta assorbente.

Ciò è importante se prevedi di salarlo o di marinarlo prima della cottura: ciò aiuta a preservarne il gusto ed il sapore.

  1. Evitare il pangrattato

Molto spesso per evitare di bruciare il tonno si ricorrere alla panatura con il pangrattato.

In effetti, è meglio cospargere la padella con del sale che aiuta a “proteggere” lo strato tra la pelle del tonno e la padella, offrendo allo stesso tempo un rivestimento gustoso e croccante.

Lo strato di sale crea una sorta di “barriera” sottile su cui poggiare il tonno, impedendo che aderisca direttamente alla padella.

  1. Non cuocerlo troppo

È facile rovinare un buon pezzo di tonno cuocendolo troppo: la temperatura ideale non deve superare i 50° C per mantenere il cuore del filetto tenero e per preservare la tonalità cromatica e la lucentezza della pelle squamosa del pesce.

  1. Eliminare la pelle squamosa del tonno

La pelle squamosa del tonno è più facile da rimuovere dopo averla cucinata, inoltre funge da strato protettivo tra la padella calda e il cuore del pesce.

  1. Non togliere le lische

Può essere noioso, ma è meglio eliminare le lische prima di cuocere il filetto o il trancio di tonno in pentola.

Per sfilettare il tonno sarebbe ideale procurarsi un coltello a lama resistente e sottile.

Per prima cosa è bene eliminare le interiora incidendo il ventre sotto le branchie ed eliminare le viscere.

Poi è necessario tagliare le pinne del tonno con delle forbici affilate e praticare un’altra incisione profonda lungo il dorso, facendo attenzione a seguire la linea dorsale per raggiungere la spina centrale.

È necessario ripetere la procedura su ognuno dei lati, praticando un taglio a metà del pesce per tutta la sua lunghezza.

Con l’aiuto del coltello staccare uno per volta i filetti ed eliminare la pelle squamosa.

Avvolgere ogni trancio nella pellicola e cuocere in padella o in una teglia.

  1. Utilizzare gli strumenti sbagliati

Molto spesso si utilizzano i primi strumenti che si trovano nel cassetto della cucina: le pinze sono adatte per la carne, ma non per il filetto di tonno che ha una consistenza delicata.

Per questo, è bene optare per l’utilizzo di una spatola per il pesce che consente di girare delicatamente il tonno e di cuocerlo su entrambi i lati.

 

Tonno: Benefici nutrizionali

Per capire come meglio abbinare il tonno alle spezie, vino e altri cibi (ortaggi), è bene conoscere i benefici del tonno.

Il tonno è una fonte di acidi grassi Omega-3, che aiutano a ridurre il colesterolo nelle arterie.

Di conseguenza, il cuore è in grado di svolgere efficacemente la sua funzione di pompare il sangue in tutto il corpo, contribuendo alla buona salute dell’apparato cardiovascolare.

Il tonno è ricco di potassio e aiuta ad abbassare la pressione sanguigna.

Gli acidi grassi Omega-3 apportano un effetto antinfiammatorio al sistema cardiovascolare, che riduce il rischio di ictus e infarti.

Il tonno è ricco di manganese, zinco, vitamina C e selenio, che aiutano a rafforzare il sistema immunitario.

Questi antiossidanti ci proteggono da malattie come il cancro, combattono i radicali liberi e aiutano a prevenire le patologie croniche.

Il tonno è gustoso e aiuta a nutrire l’organismo bilanciando il fabbisogno energetico: la sua carne è a basso contenuto di grassi ed è ricca di proteine ​​e sostanze nutritive.

Il tonno è una ricca fonte di vitamina B che aiuta a rafforzare le ossa e a proteggerle dalle fratture.

Inoltre, il complesso vitaminico B nel pesce aiuta a mantenere la pelle sana: contiene una proteina chiamata elastina che dona alla nostra pelle radiosità e compattezza.

 

Tonno: come abbinare la sua carne?

Il tonno deve essere abbinato alle giuste spezie, erbe aromatiche, vino e ortaggi.

Tra le spezie e le erbe aromatiche da utilizzare in cucina per insaporire la carne del tonno è bene optare per l’aglio, il pepe nero, il rosmarino, la salvia, il prezzemolo, l’origano, la menta ed il finocchietto selvatico.

Sì anche allo zenzero, una radice molto usata nella cucina orientale dal sapore fresco, piccante e agrumato. Si tratta di una radice con proprietà antinfiammatorie, toniche e di supporto alla digestione.

Ottimi i semi di sesamo, che sono ricchissimi di sostanze benefiche per l’organismo e antiossidanti naturali, perfetti per insaporire la tagliata di tonno.

Per quanto riguarda la scelta del vino è bene optare per il bianco, un buon Vermentino DOC dai sapori fruttati, che esalta piacevolmente l’aromaticità della tagliata di tonno.

Per quanto concerne la scelta degli ortaggi da abbinare alla carne del tonno è bene optare per le carote, zucchini, fagiolini, cetrioli, pomodori, peperoni e melanzane.

Sì alle salse: maionese, ketchup, mostarda e salsa verde.

 

Ecco i buoni consigli e suggerimenti a portata di click per cucinare il filetto di tonno e non commettere errori!