Da carne “povera” a “pregiatissima e costosissima”: in pochissimo tempo, il maiale è diventato un animale dal valore economico altissimo.

Questo è avvenuto soprattutto in paesi come la Cina e la Bulgaria, dove un elevatissimo numero di suini è rimasto vittima di una gravissima influenza che ha decimato i bestiami ed influenzato, in modo determinante, il mercato alimentare.

Non solo, a seguito della possibilità minima di trovare in tavola carne di maiale, stanno cambiando anche le abitudini alimentari dei consumatori che per acquistare l’ormai pregiato cibo, fanno i conti con l’aumento sulle carni fresche suine ed in maniera più massiccia su tutti i lavorati che ne conseguono (prosciutti, salumi, ecc…).

L’aumento del prezzo del maiale si attesta intorno al 70% facendone un media tra tutti gli utilizzi, risultato di questa crisi non improvvisa e che non arriva a caso. In Oriente già da un anno la moria dei suini ha condizionato l’economia nazionale facendo perdere un giro d’affari allo Stato cinese che vantava un’elevatissima produzione di maiale (la metà dei suini presenti in tutto il mondo è allevata proprio in Cina)

.Una volta contratta e diagnosticata la malattia, i cinesi proprietari di allevamenti sono costretti ad abbattere i propri suini, onde evitare ripercussioni sulla salute pubblica una volta che il prodotto non controllato, venga processato e lavorato per essere immesso sul mercato, essendo qui una materia prima di primo consumo.

Altro problema è quello legato al lavoro dei ristoratori che rischiano di snaturare i piatti originali della tradizione che ripropongono il maiale come portata regina della tavola cinese.

La soluzione immediata la Cina l’ha rintracciata nell’importazione di carne suina proveniente dall’estero, in particolare dalla Danimarca, dalla Germania, dalla Francia, dal Brasile e dalla Spagna che vedono aumentare notevolmente la percentuale delle vendite.

Caro prezzo carne di suino: la guerra dei dazi e l’Europa che ne approfitta

L’epidemia che ha determinato la morte di oltre 130.000.000 di suini ha delle ripercussioni su tutta la filiera produttiva a livello mondiale. In un contesto socio economico e politico già precario, a complicare ulteriormente la situazione in Cina, anche la questione legata ai dazi che compromette il rapporto con gli Stati Uniti d’America di Donald Trump.

Ma cosa c’entrano gli USA con Pechino in relazione alle carni suine? Semplicemente, i prodotti di allevamento targati a stelle e strisce sono stati boicottati dalla Cina ed i dazi sono stati imposti con percentuale addirittura superiore al 70%.

Della serie tra i due litiganti il terzo gode, di questa situazione ne ha approfittato l’Europa che si è resa protagonista delle esportazioni verso l’Asia che sono aumentate in modo importante, con Berlino che incorona la Germania come il maggiore esportatore di carne di maiale che se la gioca sullo scacchiere mondiale con l’agguerrito Brasile che da filo da torcere ai teutonici.

La Cina grida alla crisi della carne di maiale: come si comporta l’Italia?

In realtà, rispetto agli altri paesi europei, l’Italia ha mancato l’appuntamento con la tempestività e, solo ultimamente, ha avviato le esportazioni verso la Grande Muraglia.

C’è da sottolineare che per la nostra penisola potrebbe trattarsi di un mercato potenziale davvero interessante, semplicemente perché i cinesi sono fedeli al detto “Del maiale non si butta via niente”, tanto è vero che usano anche parti dell’animale che in Italia verrebbero scartate.

Ma il paese potrebbe fare leva sulla indiscussa qualità delle carni italiane e proporre quelle di denominazione di origine protetta, che determinano, tra l’altro, un maggiore guadagno.

Anche in Bulgaria è allarme peste suina: allevamenti decimati e rincaro prezzi

Con la Cina, a vivere i problemi della moria dei maiali, anche la Bulgaria che vive il momento di trasformazione del mercato alimentare. Seppur su percentuali diverse, Sofia ha visto ridursi drasticamente il numero dei suini (circa il 25% sul totale) che ha comportato una perdita di circa un miliardo di euro per lo stato dell’Europa dell’Est.

Ma qui la situazione è stata diversa in quanto avrebbe, probabilmente, potuto essere evitata.

Infatti, viene recriminato il fatto che si sapeva che il virus sarebbe arrivato e, nonostante ciò, lo Stato non è intervenuto tempestivamente per mettere una toppa e contenere rischi e danni.

 

Gusto sano e migliore carne di suino a tavola

Versatile e nutriente, la carne di suino si presta a numerose preparazioni alimentari. Il segreto di un pasto ben riuscito risiede non solo nella bravura degli chef ai fornelli, ma anche nella scelta oculata delle materie prime.

Imparando a leggere con attenzione le indicazioni riportate sulla confezione e a riconoscere le caratteristiche che contraddistinguono un prodotto fresco, si può facilmente selezionare carne di maiale di qualità per i nostri piatti.

Sulla confezione deve essere riportato il luogo di provenienza, così come la data e la modalità di macellazione e di confezionamento della carne di suino.